CostaRica

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Il fondatore

Finalità e Storia

Appello e presentazione..
L'Associazione di Amicizia e Solidarietà fra Emilia Romagna e - Costa Rica (Ass. ER-CR), che ho costituito tre anni fa e che ho l'onore di presiedere tuttora, sta lavorando con tutte le sue modeste forze per sviluppare i rapporti fra i nostri paesi. In particolare noi ci adoperiamo per far conoscere la politica ambientalista che il Suo paese sta portando avanti, malgrado le difficoltà economiche, in difesa della vita e della biodiversità non soltanto per la Costa Rica, ma per tutto il pianeta Terra.   Ci sono poi delle pagine di storia, anche recente, che noi vogliamo valorizzare, per evitare che siano dimenticate. Il lavoro degli  operai di Ostiglia, che verso la fine del XIX secolo vennero nel Suo Paese a costruire la Ferrovia Bananera. Molti di loro morirono di stenti e malattie, ed il loro sacrificio è ricordato in un monumento a Turrialba. Ma noi non possiamo dimanticare soprattutto l'aiuto spontaneo che gli scioperanti ricevettero dalla popolazione di Cartago e dell'appoggio del Governo, che si rifiutò di farli rientrare al lavoro in catene, ma anzi offrì loro qualche lavoro, ospitalità nei locali del mercato ed assistenza sanitaria gratuita.   Al termine di questa tragica e, per certi versi,  gloriosa esperienza, alcuni lavoratori persero la vita ed alcuni rientrarono in Italia, ma molti rimasero in Costa Rica, costituirono lì le loro famiglie, continuando a far onore al loro paese d'origine e lavorando lealmente per il progresso economico e civile della Costa Rica.    Successivamente, nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi la città di Bologna ha ospitato numerosi studenti della Costa Rica che vennero qui a frequentare la facoltà di medicina. A questo proposito la nostra associazione vedrebbe con favore la possibilità di una borsa di studio volta ad approfondire gli elementi di analogia fra il sistema socio-sanitario della nostra regione e della Costa Rica.   Ma l'episodio più emblematico dell'amore per la libertà e la giustizia che accomuna i nostri popoli, pur nella sua terribile tragicità, è costituito dal sacrificio della vita da parte di un promettente, giovane medico costaricense, fucilato alle porte di Bologna dai nazifascisti nel 1944. Carlos Luis Collado, operava come medico presso una formazione partigiana. Catturato dai tedeschi durante una azione di rastrellamento fu impiccato col filo spinato, insieme ai suoi compagni.     Quegli episodi, come mi disse un giorno l'amico Zenon Sanabria Fernandez, possono essere considerati fra i più significativi della storia delle nostre democrazie  e legano i nostri paesi più di qualsiasi trattato.    Insieme alla Federazione delle Guardie Ecologiche Volontarie, che Lei già conosce, stiamo contribuendo anche noi ad inviare volontari per il lavoro nei Parchi ed alle iniziative di sostegno alla politica ambientalista del Suo Governo ed alla economia dei Parchi Nazionali.     La nostra amicizia col popolo della Costa Rica e la stima nei Suoi confronti, sia personale che come Presidente, ci impongono di sottolineare anche alcune preoccupazioni sulla situazione nella quale ancora vivono le popolazioni indigene e su alcune scelte in campo ambientale come quella dell' invaso di Rey Currè.    Comprendiamo benissimo la difficoltà derivante dal doversi destreggiare fra la morsa dei problemi economici e la difesa dei diritti delle popolazioni indigene e dell'ambiente.     Vorrei però, in tutta umiltà, ricordarLe che la scelta a favore dell'ambiente ha garantito al Suo Paese l'appoggio morale ed un po'  anche economico delle associazioni ambientaliste di tutto il mondo. Capisco che l'appoggio morale non è sufficiente quando si va a tavola e capisco anche benissimo che noi europei, che abbiamo distrutto le nostre foreste e che ancora oggi contribuiamo a distruggere le foreste nel resto del mondo, non possiamo ergerci a giudici di nessuno. Forse però questo sarebbe il momento più opportuno per far valere i propri diritti ad un sostegno internazionale alla Vostra politica di difesa coerente dell'ambiente. In questo quadro si potrebbe operare per allargare l'iniziativa della Provincia di Modena ad altri Comuni e province della Regione Emilia Romagna e dell'Italia in generale.    Qualora Ella lo ritenesse possibile, noi saremmo molto lieti di ricevere anche suggerimenti volti alla rafforzamento di queste iniziative.    Personalmente, per esempio, allargando il discorso dell'ambiente boschivo alle popolazioni indigene che vi vivono,  penso che si potrebbe studiare, insieme alle organizzazioni internazionali di volontariato, la possibilità di lanciare una campagna internazionale per l'acquisto, a prezzi definiti a priori,  di alcuni di quei terreni indigeni, tuttora occupati in buona fede da agricoltori non indigeni.     Capisco che si tratta di una questione estremamente delicata, di fronte alla  quale la mia persona è del tutto inadeguata. Da un punto di vista interno, è delicata perchè rischia di scatenare una guerra fra poveri. Da un punto di vista internazionale perchè, si può operare soltanto in collaborazione con le Istituzioni statali, ma occorre evitare di far apparire l'iniziativa come un condizionamento economico straniero sulla politica del Suo Governo.    In realtà invece si tratterebbe di una operazione perfettamente in linea di continuità con la politica di difesa dell'ambiente e di recupero a bosco dei territori sempre perseguita dai Governi della Costa Rica.    In questo momento, Sig. Presidente, stiamo collaborando con l'Associazione Culturale Ngobegue e con COOP ADRIATICA per garantire l'entrata dei prodotti agricoli ed artigianali di quelle popolazioni nel mercato equo e solidale. Con CONAPI stiamo studiando la possibilità di avviare le comunità alla produzione di miele per il mercato nazionale ed internazionale. Speriamo, anche con queste iniziative, di poter dare un contributo, anche se modesto, all'alleviamento dei problemi che ancora affliggono alcuni strati della popolazione della Costa Rica.     Nella certezza che Ella farà tutto quanto in Suo potere per realizzare gli impegni già presi e sottoscritti con le popolazioni indigene del Suo bel paese, Le porgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro, di successi come Presidente, uniti ai migliori auguri per la Sua vita privata. Grazie,
Corrado Sacchi
fondatore e primo presidente Ass. ER-CR

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